È l'umidità proveniente dal terreno. Costituisce la causa più importante di umidità nei piani terra, negli scantinati o seminterrati e rialzati degli edifici storici, particolarmente a muratura portante.
Si verifica anche negli edifici più recenti, quando la struttura muraria non è adeguatamente isolata dal terreno.
Il terreno, a seconda della sua composizione, è dotato naturalmente di notevole capacità idrica. L'umidità da risalita lungo i capillari può aumentare se il terreno è lambito da una falda idrica superficiale, cosa che può interessare le fondazioni di tutti gli edifici contigui. Altra causa di aumento di tale fenomeno è la forte presenza di sali, sia nel terreno che nei materiali da costruzione. Nel primo caso, i più pericolosi sono i nitrati, sali di natura organica, fortemente presenti in casolari, cascine, case rurali una volta adibiti a stalle o concimaie e in zone di sepolture. Nei materiali da costruzione, tra i tanti sali già presenti, sono pericolosi i solfati per la loro accentuata mobilità e igroscopicità.
Sì, ad esempio la localizzazione geografica, l'orientamento e la conformazione dell'edificio, la sua prossimità rispetto al mare e ad altri bacini d'acqua, le caratteristiche climatiche, la natura del sedimento su cui sono appoggiate le fondamenta e la tipologia dei materiali da costruzione presenti nel manufatto.
L'acqua proveniente dal terreno viene assorbita dalla struttura muraria a causa di fenomeni di natura chimico-fisica. L'umidità risale attraverso il manufatto raggiungendo quella quota in cui la naturale evaporazione tende a bilanciare il fenomeno ascensionale.
Il tasso di umidità assorbita dalle murature tende a diminuire dalle parti basse dell'edificio verso l'alto ed è costante. L'altezza massima dell'umidità si registra di solito nelle murature esposte a Nord e a Nord-Est, dove è favorita dalle basse temperature e dalla minore evaporazione per mancanza di esposizione al sole e di ventilazione. L'umidità si espande in senso verticale ascendente e in senso orizzontale.
L'umidità delle murature fa male alla salute, perché aumenta l'umidità nell'ambiente, che non dovrebbe mai superare il livello del 60%. è causa di danni ai muri, distrugge l'intonaco e la malta usata quale legante, perché i sali presenti nei materiali cristallizzano, aumentando notevolmente di volume con conseguenti effetti espansivi e di rottura strutturale. Entro breve tempo, si verifica un generale degrado dell'edificio.
Sono i terreni molto umidi per natura, perché contenenti quantità elevate di sostanze igroscopiche, quelli a pori molto fini con falda freatica troppo vicina al suolo. Questi tipi di terreni sono causa sicura di umidità da risalita. Non basta tenere lontane le fondazioni dal livello massimo della falda freatica, perché ciò che influisce è il grado di capillarità del terreno.
Esempi di provvedimenti che si prendono, a seconda delle caratteristiche del terreno e delle costruzioni: interposizioni di diaframmi impermeabili tra le fondazioni ed i muri soprastanti, allo scopo di impedire la propagazione dell'umidità in senso verticale; quando gli edifici includono vani interrati o seminterrati, le pareti esterne dei muri perimetrali vanno isolate dal terreno, con materiali isolanti o intercapedini; costruzione di un vespaio tra il terreno e il pavimento; questo rimedio, tuttavia, è fortemente dispersivo di calore; infine, nelle ricostruzioni di edifici storici con rispetto dell'architettura esterna, si erige dalla parete originaria un contromuro a tutt'altezza, isolato dal muro storico con materiali coibenti.
Con i metodi tradizionali finora conosciuti non si può eliminare. La forza di attrazione chimico-fisica dell'acqua attraverso i capillari delle murature è tale che, se impedita, troverà presto o tardi altre strade.
Le più diffuse tecniche di intervento sono :
Consiste nella deumidificazione a radiofrequenza, cioè mediante l'azione di adeguati impulsi elettromagnetici. Si tratta di un metodo innocuo per tutti gli esseri viventi, in uso da alcuni decenni e perfezionatosi con la ricerca scientifica, particolarmente in Germania. La caratteristica essenziale della tecnologia elettromagnetica è la totale mancanza di invasività.
Consiste nel generare instabilità energetica e geometrica nella molecola dell'acqua; in questo modo l'acqua muta quei parametri chimico-fisici che sono alla base dei suoi movimenti all’interno del manufatto. La molecola dell’acqua viene in qualche modo “smemorizzata” e costretta quindi allazione della sola forza discendente.
No, una parte dell'umidità si elimina anche per evaporazione, sia naturale che forzata. L'evaporazione forzata si attua con ventole-estrattori applicabili alle finestre, alle porte o alle pareti ed è consigliata quando per svariati motivi (ad esempio in luoghi molto frequentati) deve essere controllata l'umidità ambientale.
I sali sono veicolati dall'acqua, ma sono essi stessi in grado di veicolarla. All'interno della fitta trama capillare i sali sono disciolti in forma ionica e utilizzano l'acqua come un vero e proprio mezzo di trasporto. Nel caso di un processo evaporativo artificialmente accelerato e non controllato, l'eccesso di sali richiamerà altra acqua per bilanciare l'equilibrio della soluzione salina (fenomeno osmotico): si creerà un vero e proprio effetto camino all'interno di un fenomeno ciclico in grado di autosostenersi. Raggiunta una buona deumidificazione, le pareti vanno rintonacate con materiali più idonei, eliminando così il danno provocato dai sali.
Poiché la tecnologia utilizza un'energia nota ai fisici da secoli, non è brevettabile. Sarebbe come voler brevettare l'aria condizionata o il frigorifero. Ciò che invece si può brevettare è l'unicità, la particolarità del metodo. Ad esempio la Ecodry tedesca ha sottoposto a brevetto la centralina modello Zeta III, in grado di agire in modo mirato sui diversi materiali da costruzione, utilizzandone al meglio la loro 'risposta' in termini di efficacia; e il modello Tetradon il quale gestisce contestualmente la deumidificazione muraria e l'eliminazione delle condense sulle superfici delle pareti.
No, ogni manifestazione di umidità va studiata allo scopo di inquadrarne le cause. Non esiste la possibilità di schematizzarle o semplificarle, onde arrivare ad individuare la soluzione in modo automatico. Lo stato della scienza non offre la soluzione ideale, valida per ogni tipo di degrado.
L'importanza è fondamentale e solo un professionista può analizzare e interpretare in modo corretto le manifestazioni del degrado, che non si presentano mai in modo omogeneo. Egli pertanto deve saper leggere e sottoporre ad analisi critica le manifestazioni, per giungere ad una diagnosi quanto più vicina alla realtà.
La situazione di "regime" sta a significare che il processo si è stabilizzato in una situazione ottimale, cioè nella riduzione dell'umidità muraria al livello dell'umidità naturale, che va dal 3% nelle zone a piano o rialzate al 5% nelle zone seminterrate o contro terra. Nell'esperienza Ecodry, la situazione a regime si verifica in media dopo circa 36 mesi dalla installazione. Questa media può ridursi o ampliarsi in funzione delle reali cause di umidità, viste nei precedenti quesiti.
Sì, è una condizione essenziale per lo svolgimento del processo. Se, infatti, per un motivo qualsiasi, la centralina non dovesse essere collegata all'impianto elettrico, il processo di deumidificazione si interrompe. Il collegamento dovrà essere ripristinato al più presto. Il ritardo nel raggiungimento del regime è pari al tempo dell'interruzione. Le centraline Ecodry sono dotate di led a luce rossa per segnalare l'interruzione.
L'energia elettromagnetica necessita di essere alimentata continuamente, perché gli impulsi devono essere costanti. Del resto, il consumo è tale da non costituire alcun problema di costo - la spesa media per dispositivo non supera i 20 euro all'anno - perché una centralina di media potenza presenta valori inferiori ai 15 watt.
La tecnologia è in grado di bloccare o controllare l'umidità ascendente, anche nel caso di locali interrati, quindi murature contro terra che presentano anche una spinta orizzontale. Nel caso di un apporto idrico di importanti proporzioni, tipo infiltrazioni dirette di acqua piovana, oppure rivi o falde non individuate, l'azione della tecnologia viene sostanzialmente vanificata.
Vi sono altre situazioni che possono rallentare l'efficacia dell'intervento. Ad esempio:
Ovviamente il costo delle centraline è in funzione dell'estensione e della criticità del problema e della zona da trattare. La gamma dei prodotti Ecodry è tale da coprire ogni dimensione, dalla più ridotta (ad esempio una cantina, un garage) alla più estesa (ad esempio una chiesa, una biblioteca). La spesa è "una tantum" e quindi costituisce un investimento di lunga durata.
La Casa madre tedesca della Ecodry indica una durata di 20 anni. Le centraline non richiedono manutenzione, salvo che non siano state manomesse o scollegate involontariamente.
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